Qualsiasi genere di amplificatore ha la stessa finalità e la sua attività è sempre la medesima: quindi amplificare una sorgente sonora in entrata. Per riuscire a farlo al meglio alcuni modelli coinvolgono in un unico sistema tutti i processi di amplificazione. Altri invece dividono le operazioni, e vanno a scomporre il segnale realizzando l’accrescimento della sorgente in fasi distinte. A quest’ultima categoria appartengono gli amplificatori che sono denominati di classe D, e vengono definiti quindi digitali. Il loro funzionamento è effettivamente molto complesso, in quanto per lavorare devono ricevere una serie di impulsi. Per questo motivo danno luogo a due commutazioni, che delimitano temporalmente la fase cruciale dedicata al processo di accrescimento del sonoro. La prima conversione viene operata in entrata, quindi nel momento in cui il segnale viene reso digitale da analogico. Perciò il segnale sarà catturato e tecnicamente verrà trasformato in PCM (Pulse Code Modulation). Mentre la seconda trasformazione può avvenire poco prima che l’impulso sia traghettato in uscita e il segnale riprende le sembianze analogiche per essere accolto all’interno del sistema di diffusione sonora. Il buon rendimento di questi dispositivi dipende effettivamente dalla qualità e della rapidità della campionatura del segnale analogico. Diciamo che gli amplificatori digitali hanno di sicuro un grado di sofisticazione più grande se li metti a confronto con i modelli tradizionali. A differenza di numerosi dispositivi analogici che troviamo in commercio, questi digitali sono in grado di ostentare un significativo risparmio energetico a fronte di prestazioni complessive decisamente più che discrete. E’ opportuno quindi ricordare che oramai questi sistemi risultano piuttosto evoluti, in ragione dei continui aggiornamenti apportati dalle varie case produttrici. Di recente hanno lavorato moltissimo su questi modelli digitali e in maniera assai approfondita, così da renderli integrabili a diversi sistemi. Questa versatilità quindi ci ha permesso di utilizzare l’amplificatore persino all’interno di smartphone o di impianti audio complessi. Questo perché la loro dimensione si è di molto ridotta.
Questi amplificatori sono stati resi più potenti e in grado di esibire una inconsueta linearità quindi la distorsione di un amplificatore digitale è prossima al minimo, tanto che i diversi prodotti vantano la possibilità di offrire una qualità sonora di massima fedeltà.